Natura morta con strumenti musicali e statuetta - dipinto

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Natura morta con strumenti musicali e statuetta - dipinto 
Andrea Marenzi ereditò l'opera prima del 1891dai parenti Secco Suardo e la lasciò in eredità a Giovanni Giacomo Marenzi; il dipinto, quindi, passò a Giulio e da lui a Giovanni che la donò alla Carrara, lasciandola in usufrutto per alcuni anni alla moglie Isabella Delmati Marenzi. L'opera è in pendant con una "Cucina", oggi in collezione privata a Torbiato: insieme costituiscono un raro esempio di "Cucina" e "Strumenti musicali" e documentano le correlazioni sia iconografiche che compositive tra le i due differenti tipi di nature morte. La scena, inquadrata da un tendaggio, dall'aspetto di un sipario, presenta da sinistra a destra, su un tavolo coperto da una tovaglia rossa, una statuetta virile, un'arpa, una mandola appoggiata su un cofanetto, uno spartito per musica vocale con testo casuale e quattro pentagrammi invece di sei, un liuto attiorbato con sopra un libricino e un violino su alcuni libri. La disposizione degli oggetti è regolata secondo rapporti geometrici sottolineati anche cromaticamente: ad esempio alcuni punti di luce bianca (la penna che spunta dal cofanetto, lo sparito, il libricino e la statuetta) sono ai vertici di uno schema romboidale, mentre il caldo colore dei legni dona raffinatezza all'insieme. L'opera è stata interpretata anche come "Vanità delle Arti Liberali", con riferimento agli strumenti (la musica), ai libri e al calamaio con penna (la poesia) e alla statuetta (le arti figurative). L'opera è databile tra il sesto e il settimo decennio, "agli esordi della fase cosiddetta barocca e più ornata, che sarà di esempio a Bartolomeo Bettera" (E. De Pascale, in "Evaristo Baschenis e la natura morta in Europa", 1996, p. 156). La cornice risale al 1950. Il dipinto, che è considerato uno dei capolavori del Baschenis, ha strette correlazioni con il dipinto con "Strumenti musicali", eseguito dallo stesso Evaristo e conservata a Rotterdam nel Boymans-van Beuningen Museum). Di esso sono note, inoltre, una dozzina di repliche con varianti, attribuite alla bottega e al Maestro "B. B.", che si trovano nella Galerie Morgan di Stoccolma (bottega di Baschenis Evaristo), in collezione privata a Bergamo ( Evaristo Baschenis), nella collezione Tencalla a Bissone (bottega di Evarist Baschenis), in collezione privata a Bergamo (cerchia di Evaristo Baschenis), al Museum of Fine Art di Boston (ambito bergamasco), in collezione Colleoni a Marne (ambito bergamasco), in collezione privata a Monza (bottega di Evaristo Baschenis), in collezione Gelmini a Gromo (BG) (ambito bergamasco) e in collezione Mascheretti a Pedrengo (BG) (ambito bergamasco). 
C0050-01390 
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