ritratto del rettore generale dell'Ordine dei Canonici Lateranensi Gian Crisostomo Zanchi - dipinto
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ritratto del rettore generale dell'Ordine dei Canonici Lateranensi Gian Crisostomo Zanchi - dipinto
Registrata da F. M. Tassi (1793) nel Convento di S. Spirito, di cui lo Zanchi fu abate dei Canonici Lateranensi, con la soppressione del Convento passò in proprietà al conte Caleppio che lo donò all'Accademia degli Eccitati, dove rimase fino 1797. Dopo varie vicessitudini (nell'anno della Rivoluzione il dipinto fu messo in salvo dall'abate Cristoforo Negri) arrivò nel 1818 all'Ateneo di Bergamo e infine alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo. Ora si trova in deposito presso l'Accademia Carrara di Bergamo.
Il ritratto è il prototipo da cui il Micheli trasse la sua incisione per la "Scena Letteraria degli scrittori bergamaschi" di Donato Calvi (Bergamo, 1664). Una copia del dipinto, documentata presso la Bibiblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, è stata recentemente assegnata ad Antonio Cifrondi.
Mina Gregori ha proposto una datazione intorno al 1565-1566, anno di morte di Giovan Crisostomo, mentre Francesco Rossi ha anticipato la realizzazione al 1559, quando lo Zanchi divenne rettore generale dei canonici lateranensi ("Patrimoni svelati", 2001). Recentemente Rossana Sacchi l'ha datato al 1545-1550 ca.
C0050-01722
C0050-01722