Natura morta - dipinto

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Natura morta - dipinto 
Allievo di Trento Longaretti. Labaa si diploma presso l'Accademia Carrara nel 1965, dopo aver vinto un certo numero di premi e ottenuto riconoscimenti; nel '74 si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Risulta quindi agli occhi della critica una personalità versatile, con una piccata attitudine per l'analisi dello spazio e delle forme, che si dispongono in esso. In questa natura morta Labaa non pone alcuna attenzione al colore, scegliendo un tono bruno come elemento portante, sul quale spiccatamente biancheggiano alcuni elementi: la brocca, la bottiglia, la tovaglietta. L'effetto generale è quello di un disegno o di una stampa più che di un dipinto, lasciando intendere che la vera analisi riguarda le forme, gli spazi e la luce, nell'ottenimento di un tutto armonico e realistico, che colore a parte, può ricordare certe composizioni di Cezanne, come Natura morta con vaso caffettiera e frutta. Valagussa nota come in questo contrasto bianco/nero, in cui sono eliminate le sfumature chiaroscurali, gli oggetti abbiano quasi l'effetto di una tarsia marmorea corrosa dal tempo, secondo l'uso di quegli anni di recupero degli oggetti come relitti di memoria. 
C0110-00160 
C0110-00160 

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