Cristo crocifisso - dipinto

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Cristo crocifisso - dipinto 
Il dipinto fu acquistato ad un'asta pubblica nel 1924 o 1925. L'iscrizione a tergo è sei-settecentesca. L'opera è stata riferita oralmente a Marcello Venusti o alla sua scuola da Emilio Lavagnino. Il riferimento fu escluso da Italo Faldi. Il de Tolnay pensò a un'esecuzione michelangiolesca con rifiniture di mano femminile forse della pittrice cremonese Sofonisba Anguissola. L'opera più nota tra quelle eseguite da Michelangelo per Vittoria Colonna è una Crocifissione, della quale resta un pregevole disegno a Londra nel British Museum (gessetto su carta, 37 x 27 cm, databile al 1545 ca.), tuttavia non universalmente accettato come autografo, nonché uno schizzo dei dolenti al Louvre (matita 23 x 11 cm). Il dipinto dovette essere effettivamente realizzato e di dimensioni minute, ma risulta perduto: ne esistono copie tutte con gli angeli e i due dolenti (Maria e San Giovanni), conservate agli Uffizi, alle gallerie Doria-Pamphili (di Marcello Venusti ) e Borghese di Roma, a Napoli e nella Concattedrale di Logroño, in Spagna, a Viterbo nel museo del Colle del Duomo (quest¿ultima anche con i due ladroni). L¿opera della Carrara presenta solo il Cristo in croce. 
C0150-00103 
C0150-00103 

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