allegoria della Virtù vittoriosa sul Vizio - scultura

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allegoria della Virtù vittoriosa sul Vizio - scultura 
Questo piccolo gruppo marmoreo animato da vivaci puttini, disposti agli angoli della base quadrata a cavallo di aquile e draghi, emblemi araldici della famiglia Borghese quasi sicuramente committente dell'opera, è sovrastato da una figura femminile che lotta vittoriosamente contro un Centauro, tradizionale simbolo del Vizio. Proveniente dalla collezione Aprosio di Montecarlo e acquistato da F. Zeri intorno al 1960, il manufatto venne subito restituito a Pietro Bernini, il cui rapporto con casa Borghese era conosciuto a partire dal 1605 circa. Considerando le dimensioni ridotte e il carattere non rifinito della composizione, si ipotizza fosse un modello preparatorio o dimostrativo per un gruppo plastico di grandi dimensioni da destinare alla decorazione di una fontana, forse ambientata all'interno di una grotta naturalistica o di una nicchia, i cui zampilli dovevano sgorgare dalle bocche degli animali araldici posizionati alla base del gruppo ("Il conoscitore d'arte...", 1989, pp. 30-31). Le affinità stilistiche riscontrate con l'Assunzione della Vergine nella cappella del Battistero di Santa Maria Maggiore (D'Agostino 1997-1998), suggeriscono una datazione intorno al 1610. Kessler (2005) propone invece una datazione più tarda, intorno al 1616-1617, quando Scipione Borghese era occupato a progettare la decorazione scultorea dei giardini delle sue tenute ("Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri", 2012, p. 134 n. I.31). 
C0150-00230 
C0150-00230 

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