Giunone - scultura

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Giunone - scultura 
Giunone è qui raffigurata con il pavone, tradizionale attributo iconografico della sua regalità. Insieme al pendant raffigurante "Cibele" (n. inv. 98ZR00040) anch'esso conservato in Accademia Carrara, è riferita da F. Zeri ("Il conoscitore d'arte...", 1989, pp. 66-67) a Camillo Pacetti, uno degli artisti più celebri dell'Italia napoleonica che fu tra i promotori del Neoclassicismo a Roma. Nonostante sia probabilmente il bozzetto preparatorio per una grande scultura in bronzo dorato, l'eccezionale livello di finitura e la doratura, quasi certamente originale, porterebbero a considerarla una scultura in sé finita influenzata dai modelli di Antonio Canova. I confronti con la grande terracotta raffigurante l' "allegoria dell'Ospitalità" (Roma, collezione privata), databile tra il 1805 e il 1815 ca., e con il modelletto in terracotta (Milano, Galleria d'Arte Moderna) per la "Legge di Cristo", una grande statua in marmo commissionata al Pacetti nel 1810 dal Duomo di Milano, consentono di datarla tra il 1805 e il 1815. 
C0150-00233 
C0150-00233 

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