violino
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/CR210-00007 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
violino
E' noto che nel 1872 il violino era in possesso di un certo Francalucci. Intorno al 1899 viene acquistato dalla signorina americana Clisbee, allieva di Andrea Moser, secondo violino del celebre quartetto Joachim. Passa, poi, alla Casa William Lewis and Sons di Chicago. Battuto all'asta nel 1988 presso Christie's a Londra, resta invenduto. Alla fine del secolo scorso, entra a far parte della collezione di Herbert Axelrod, illustre studioso degli oceani, ma anche grande appassionato di violini, che insieme alla moglie Evelyn era riuscito a raccogliere un ragguardevole numero di strumenti della scuola classica cremonese. Nel 2003, i coniugi Axelrod invitano nella loro villa nel New Jersey il sindaco di Cremona, Paolo Bodini, e il conservatore dei Beni Liutari, Andrea Mosconi, con il pretesto di assistere al concerto inaugurale della New Jersey Symphony Orchestra, alla quale i coniugi stessi avevano ceduto una parte della loro collezione. In quell'occasione, essi consegnano al sindaco il violino "Clisbee", come omaggio alla città che aveva dato i natali ai più grandi liutai di tutti i tempi.
Lo strumento appartiene al primo periodo dell'attività di Stradivari, come mostra l'evidente influsso di Nicolò Amati, di cui, secondo la tradizione, il liutaio fu allievo, pur mettendo già in evidenza i tratti di una forte personalità.
Il violino presenta fondo, fasce e riccio in acero campestre. Cassa armonica in abete rosso con venatura fitta al centro, che si allarga verso i bordi. Vernice giallo-bruno su fondo dorato.
CR210-00007
CR210-00007