. . . . . . . "CR230-00009" . . . "Il dipinto è da sempre considerato uno dei più importanti esemplari della collezione fiamminga del Museo Ala Ponzone e l'attribuzione al Provost è indiscussa. Nel 2002 indagini riflettografiche e radiografiche condotte da Mario Lazzari hanno evidenziato una complessa genesi dell'opera, l'artista ha infatti cambiato composizione più volte: la prima stesura comportava la realizzazione di una \"Crocifissione con santi e donatori\", poi abbandonata ad uno stadio avanzato; la seconda prevedeva una \"Madonna col Bambino\", diversa da quella poi compiuta.\nAltro elemento rilevante emerso dalle indagini è la presenza nella parte inferiore destra della tavola della figura del donatore, tuttora coperta da una tarda ridipintura di colore scuro. La figura, vestita con mantello e collo di pelliccia, è ritratta in ginocchio a mani giunte davanti a un libro aperto appoggiato su un leggio. La sua identità è rimasta sconosciuta, ma forse era un dignitario della corte borgognona, visto l'abbigliamento e la presenza delle due figure sulla balconata del matroneo, identificabili in un re ed una regina. L'architettura della chiesa è caratteristica delle cattedrali fiamminghe della fine del Quattrocento, per la presenza del gruppo scultoreo con la \"Crocifissione\" sull'architrave che immette sull'abside.\nL'iconografia del dipinto appare alquanto complessa e mira a sottolineare l'identità teologica tra Mater Christi e Mater Ecclesiae."@it . . "Madonna col Bambino su di un piedestallo entro la navata di una chiesa gotica - Madonna con Bambino - dipinto"@it . . . . "CR230-00009" . . . . . . . . . "Madonna col Bambino su di un piedestallo entro la navata di una chiesa gotica"@it . . .