Il sanmartino (Trasloco) - Scena di vita campestre - dipinto
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Il sanmartino (Trasloco) - Scena di vita campestre - dipinto
Il sanmartino (Trasloco)
Alla morte di Vincenzo Campi il dipinto era rimasto proprietā della vedova Elena Luciani insieme ad altre quattro tele raffiguranti la Fruttivendola, i Pescivendoli, i Pollivendoli e la Cucina, come si evince dal testamento della donna conservato presso l'Archivio di Stato di Cremona. Nel 1623 alla morte della donna il gruppo di dipinti venne venduto da Angela Bianchi e Marta Capucci, sue conviventi ed esecutrici testamentarie, ai monaci del convento di San Sigismondo in Cremona.
Nel 1806 le tele vengono viste da Andrea Appiani, commissario delle Belle Arti, che scelse le quattro tele raffiguranti la Fruttivendola, i Pescivendoli, i Pollivendoli e la Cucina da inviare alla nascente Pinacoteca di Brera, mentre il San Martino, forse opportunamente nascosto, rimase a Cremona e pervenne alla Prefettura, dove rimase nascosto al pubblico, tanto che lo si credeva perduto. Nel 1996 venne invece ritrovato da Franco Paliaga su segnalazione di Gianni Toninelli.
Il dipinto riveste particolare importanza per le brillanti soluzioni compositive e per la raritā del soggetto che non trova precedenti in altre composizioni cinquecentesche nč italiane nč straniere.
CR230-00012
CR230-00012