Ebe - Ebe - dipinto
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Ebe - Ebe - dipinto
Ebe
La tela riprende, per soggetto, impostazione e dimensioni, la Ebe dipinta dal Landi nel 1970, oggi conservata presso i Musei Civici di Brescia. Il dipinto pavese differisce da quest'ultima per un più rigoroso impianto neoclassico e per la mancanza del particolare dell'Aquila di Giove che protende il collo per bere dalla coppa. L'opera proviene della raccolta Malaspina (inv. 122) e potrebbe risalire alla fine del 1791, periodo in cui il Landi incontra per la prima volta il collezionista pavese. Sembra lecito supporre che l'Ebe sia stata realizzata dopo quell'incontro, su richiesta dello stesso Malaspina. La Sartori propone per il dipinto una datazione intorno al 1794, individuando un'affinità stilistica fra la tela pavese e i due dipinti dei Musei Civici di Piacenza: Incontro di Ettore con Andromaca e Ettore rimprovera Paride, eseguiti in quella data. Il soggetto del quadro rientra nella ricca serie di scene mitologiche eseguite dal Landi durante la sua intera carriera. Ebe, in quanto dea della giovinezza, ricorre spesso come soggetto nella pittura neoclassica poiché offriva agli artisti l'occasione di eseguire lusinghieri ritratti femminili.
F0070-00003
F0070-00003