Ritratto di Manfredo Settala - ritratto di Manfredo Settala - dipinto
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Ritratto di Manfredo Settala - ritratto di Manfredo Settala - dipinto
Ritratto di Manfredo Settala
Il dipinto viene generalmente identificato con il ritratto già presente nella collezione Settala. La tela entra nelle collezioni dell'Ambrosiana nel 1751. Lo scienziato aveva predisposto che la sua collezione all'atto della morte, nel 1716, passasse alla Pinacoteca Ambrosiana. Tuttavia la successione fu critica poiché contrastata dagli eredi della famiglia Settala. L'attribuzione a Daniele Crespi è stata più volte messa in dubbio,e recentemente confermata. Nato nel 1600, Manfredo Settala, figlio del celebre medico Ludovico, è stato uno dei personaggi di spicco della cultura lombarda del Seicento, soprattutto per le invenzioni e gli interessi in ambito scientifico. Considerata la giovane età dell'effigiato, l'opera venne realizzata al principio del terzo decennio del seicento. La tela si qualifica quindi come una delle prime prove di Daniele in ambito ritrattistico. In questa fase la pittura di Daniele si dimostra aperta nei confronti un certo naturalismo, evidente nel dipinto dell'Ambrosiana. (Terzaghi, 2007)
Ritratto di Manfredo Settala. Raffigurato a mezzo busto il personaggio effigiato ha il volto ruotato di tre quarti, indossa un abito scuro, illuminato da un candido colletto mentre regge uno strumento in avorio lavorato al tornio, probabilmente di sua produzione.
L0030-00066
L0030-00066