Testa virile - RITRATTO DI TESTA BARBUTA (CRISTO?) - dipinto

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Testa virile - RITRATTO DI TESTA BARBUTA (CRISTO?) - dipinto 
Testa virile 
La tela, che risulta già in deposito nel 1972 (Mazzini) è segnalata nell'inventario del Nurchi (1984) come opera di maniera di Guido Reni. Nei cataloghi del Ratti e del Galbiati non si fa cenno alla tela, mentre compaiono degli studi di teste del Reni di formato molto simile ma a pastello. La Jones cita una testa di Ecce Homo della collezione di Federico Borromeo, andata perduta, di cui non si hanno le misure e che compare solo nella corrispondenza del cardinale (Ambr. Mss. G 138 inf. - G 265 inf.): si trattava di una copia da Scipione Pulzone (originale non identificato) eseguita nel 1602 da Giuseppe Franchi (1550 c.-1627/28), uno dei migliori copisti del Borromeo. Nell'inventario del 1685 sono anche citate delle "teste" di Girolamo Muziano, a cui potrebbe appartenere anche quest'esemplare. 
La tela è incorniciata con altri due dipinti (469 e 470). 
L0150-00062 
L0150-00062 

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