"Piatto di forma circolare a larga tesa con doppio orlo. Segno del pontello."@it . . . . . . . . . . . . . . . . "L0170-00618" . . "La produzione di piatti di questa forma, senza base applicata, è attestata a Murano a partire dal Quattrocento ed é documentata nella pittura del Cinquecento, in un'opera di Anonimo Veneto, Cena in Emmau,s del XVI secolo, conservata nel Museo Civico di Montepulciano (BAROVIER MENTASTI 1982, p. 86, fig. 73). Piatti incolori del Cinquecento tuttora conservati sono generalmente decorati a smalto come due pezzi con stemmi del Museo Civico di Torino (ZECCHIN 1990, p. 61).\nIl Castello di Rosenborg a Copenaghen conserva diversi esemplari di piatti di forma simile, generalmente sprovvisti di base, in vetro incolore e a reticello, che fanno parte della collezione di Federico IV di Danimarca, formatasi tra il 1708 e il 1709. Sono di diverse dimensioni e a seconda delle misure avevano una precisa denominazione, come risulta dall'elenco dei doni per la principessa del Piemonte (1720) offerti dalla Serenissima: \"piatti da Tovagiol\" (i più piccoli), \"piatti da Cappon\" e infine \"piatti Reali\" (BOESEN 1960, p. 56)."@it . . . . "piatto"@it . "L0170-00618" .