. . . "L0170-00676" . . "Coppa emisferica su largo ed alto piede circolare decorato alla base da un cordone ondulato, applicato in un secondo momento. La coppa e il piede sono soffiati in un pezzo solo, quindi vi è continuità tra le due parti. Il coperchio bombato si conclude con un pomolo formato in successione da un nodo con costolature verticali, ottenute con la soffiatura a stampo, tra due dischi schiacciati e da una presa di forma circolare. Segno del pontello sotto al coperchio e al disotto della coppa. Il calcedonio a venature verdi e blu, su fondo rosso marrone, alla luce del sole risulta diafano e non opaco, è particolarmente sottile nella coppa. In origine doveva esserci anche il piede."@it . . . . . . . . . "L0170-00676" . . . . "coppa"@it . . . . . . . . "Il vetro calcedonio con il quale è realizzato anche il nostro pezzo fu molto probabilmente inventato da Angelo Barovier intorno alla metà del XV secolo. Si tratta di un vetro che imita l'agata zonata e che veniva ottenuto inserendo nel crogiolo degli ossidi metallici con precise modalità (ZECCHIN 1989, pp.199-232, BAROVIER MENTASTI 1995, p.872).\nI vetri calcedoni sono piuttosto rari nelle collezioni italiane e la nostra coppa, notevole per la qualità del calcedonio, presenta una forma inusuale se confrontata con i soffiati di produzione cinquecentesca, poiché molto probabilmente risulta mancante della base. Osservando il fondo del pezzo non è possibile stabilire con certezza quale fosse il tipo di piede applicato alla base della coppa. Un caso analogo al nostro è riscontrabile nella collezione vetraria del Paul Getty Museum di Malibu, si tratta di una coppa incolore, incisa a punta di diamante e a smalti policromi, datata al Cinquecento, appartenente ad un calice su piede, per la quale non è stato possibile ricostruire con certezza la base originaria (HESS, HUSBAND 1997, pp.134-135, n.34).\nAlcuni confronti sono possibili tra il nostro pezzo e una coppa su alto piede, in calcedonio, della prima metà del XVI secolo, con coperchio, meno bombato e più espanso del nostro, sormontato da un pomolo analogo, oggi conservata nel Museum für Kunsthandwerk di Francoforte (BAUER, GABBERT 1980, p.60, n.107). La forma della coppa del nostro pezzo è simile a quella di un calice su piede in vetro viola decorato a smalti, conservato nel Museo di San Martino di Napoli (OMODEO 1970, p. 45, n. 7)."@it . .