cofanetto

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cofanetto 
E' un'interessante cofanetto realizzato in cuoio lavorato, probabilmente da un ignoto artefice lombardo del sec. XVII. Infatti questi, pur creando manufatti di gusto e abilità notevoli non firmavano mai le proprie opere, e gli eventuali stemmi o iniziali appartenevano sempre ai possessori. La decorazione con la tecnica dell'incisione in oro con ferro caldo, per stampaggio cieco, riservata in un primo tempo alla legatoria, dalla Spagna moresca influenzò tutto il continente e in particolare nel sec. XVII si usò per astucci e cofanetti. Al cuoio subentrò poi l'uso del marocchino e i disegni ottenuti con l'uso di diversi stampi si diffuse su tutta la superficie. I cofanetti, come questo tipico esemplare della raccolta, sono per lo più del sec. XVII, hanno il coperchio a baule e sono muniti di serrature. Le impressioni dorate a piccoli ferri ricoprono interamente gran parte della superficie della pelle che riveste l'ossatura in legno. I cosiddetti ferri erano una specie di punzoni che portavano alle estremità diverse figure, fiori, ornati vari. Il Civico Museo del Castello Sforzesco a Milano possiede un'interessante raccolta di questi arredi tra cui un astuccio per due bottiglie stilisticamente molto simile a questo attribuito probabilmente ad arte lombarda ( influenzata forse dal gusto spagnolo ) del sec. XVII ( Alberici 1975, p. 129 ) 
Cofanetto di cuoio dipinto di nero, ossatura di legno dolce, forma rettangolare, base gradinata, coperchio rigonfio decorato alla sommità con cupoletta esagonale, sui bordi e gli spigoli il cuoio è impresso in oro e ornato con bullette a fiore in ottone, sparse sulla superficie liscia decorazioni a stella dorata, importante serratura con toppa d'ottone, sui due lati maniglie in bronzo. 
LO330-00137 
LO330-00137 

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