. . . . . . . . "LO330-00563" . . "E' raffigurato di tre quarti un gentiluomo dai lunghi capelli, con baffi e pizzetto, in età matura, costume alla fiamminga; colletto piatto con pizzo e larghi calzoni, bastone del comando nella mano sinistra, a destra s'intravvedono due cavalieri, fondo con tendaggio scuro, cornice di legno non pertinente."@it . "RITRATTO MASCHILE - dipinto"@it . . "LO330-00563" . . . . . . . . . . "Il dipinto con impianto scenico e la posa convenzionale, ampiamente riscattati dalla concentrazione e dall'intensità del volto un pò malinconico, appartiene ad un pittore milanese al quale non è ignota la ritrattistica delle fiandre che probabilmente appartiene alla cerchia di Carlo Francesco Nuvolone come sembra da certe affinità stilistiche. La datazione inorno al 1630-1660 dello sconosciuto gentiluomo, è confermata anche dal costume. Infatti col terzo decennio del XVII secolo la gorgiera inamidata a \"lattughe\", cede il posto al grande colletto floscio, allargato con bordo di trina a punte o a merli, come nei ritratti di gentiluomini inglesi 1634, 1635 ( Levey 1983, ff. 166-167-168 ). Comune al costume civile e a quello militare anzi documentato prima della fine del sec. XVi compare datato 1633 nel ritratto di bambino di Carlo Ceresa e un altro di gentiluomo, di anonimo ( Milano, Civico Museo d'Arte Antica ) ( Buttazzi 1977, p. 94, ff. 128-130 ). Infatti appaiono già i capelli lunghi ( determinati dalla scomparsa della \"lattuga\" ) da un attenuarsi del carattere militaresco nel costume verso la metà del seicento e i curiosi calzoni larghi tali da sembrare una gonna documentata a Milano sulla fine degli anni sessanta, di tipologia chiaramente fiamminga"@it . . . .