Contadini ancorati alla terra - Groviglio di tratti, da cui emergono mani umane e radici vegetali - disegno

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Contadini ancorati alla terra - Groviglio di tratti, da cui emergono mani umane e radici vegetali - disegno 
Contadini ancorati alla terra 
Alla XXIIa edizione del Premio Suzzara (1969) fu ritenuto meritevole di un premio acquisto. L'opera, con il suo segno drammatico e pieno, esprime il legame viscerale tra contadino e terra, con una rappresentazione che sta tra un'alonatura favolistica e allegorica e esperienze espressioniste dovute a Sutherland, Bacon e Giacometti. L'artista nasce a Orzivecchi (BS) nel 1939. A Firenze e a Padova perfeziona la naturale inclinazione all'arte sotto la guida di Rosai, Conti, Peyron, Mattioli, ghermandi. Per alcuni anni è stato docente in Istituti statali, rinunziando all'insegnamento per dedicarsi interamente alla pittura. Prevalentemente grafico, si esprime con la china, a mezzo dell'acquafore e dell'acquatinta, la tempera, il pastello e soprattutto con l'olio. Dipinge la realtà operaia e contadina pervasa da una poesia quasi simbolista. Presente alla 37a Biennale di Venezia e nelle maggiori rassegne internazionali di grafica. Negli anni più recenti intensifica la sua produzione attorno ai temi dei personaggie dei paesaggi della Valle Trompia. 
MN110-00107 
MN110-00107 

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