. . . . . . "Manovale stanco"@it . . . . "Al V° Premio Suzzara (1952) vinse il vitello.\nLa tematica sociale del lavoro operaio, tipica del realismo sociale degli anni '50, è qui trattata attraverso l'uso di un linguaggio di derivazione cubista, come si vede dall'impiego di una visione aprospettica e di un disegno dai tratti angolosi. L'opera, probabilmente non è estranea allo stile di Guttuso.\nL'artista nasce a Vera di Bidasoa (Spgna) nel 1915 e muore a Firenze nel 1979. Studia all'Accademia di San Fernardo. Lascia la Spagna e assieme alla famiglia gira per vari paesi dell'Europa. Compie gli studi classici ed artistici a Ginevra. Espone per la prima volta con successo a Ginevra, opere dal contenuto sociale e di spirito rivoluzionario. Nel 1937 si stabilisce a Parigi. Al Salon d'Automne espone opere con soggetti di crudo realismo politico, influenzato dall ostile di Zurbaran, che furono apprezzate sia per i contenuti che per la tecniche. Ottiene successo anche dall'esposizione dei suoi affreschi a New York al Salon de l'arte murale alla Mostra Mondiale del 1940. Si reca in Svizzera e poi a Firenze, dove arriva nel 1940. Affascinato dalle opere italiane dell'antichità decide di stabilirsi definitivamente a Firenze. Assieme al fratello stringe amicizia con Annigoni, Serri e De Chirico ed espone in varie gallerie. Nel 1947 firma il \"Manifesto dei pittori moderni della Realtà\" ed spone col gruppo a Milano, Roma, Firenze. Collabora alla rivista \"Arte\". In seguito avvia una ricerca individuale dapprima impegnandosi in una pittura neo-metafisica, poi in un realismo tenebroso e drammatico tipicamente spagnolo. Dal 1960 al 1979 si dedica all'arte \"monocromatica\"."@it . . . . "Manovale stanco - Manovale - dipinto"@it . . . . . . . "MN120-00052" . . . . "MN120-00052" . . .