. . . . "Cavallo stanco"@it . . "Cavallo stanco - Un cavallo col capo reclinato - scultura"@it . . . . . . . . . . . . . . "MN120-00372" . . . "MN120-00372" . "Al I° Premio Suzzara (1948) vinse 200 kg. di farina e 50 kg. di pasta ex-aequo con lo scultore Emilio Greco (vedi scheda nr.374)\nLa superficie della scultura è più regolare dell'opera successiva \"Il Gatto\", ma la resa è ugualmente espressiva. Lo stile dell'autore è volto a cercare un effetto dinamico, sia attraverso la lavorazione della materia, che attraverso lo studio della luce sulla superficie.\nL'artista è nato a Quattara (Pistoia), nel 1911. Autodidatta. Nel 1935 ad Albissola in uno studio di ceramiche. Qui conosce Arturo Martini e Lucio Fontana. Per tutti gli anni '50 prediligerà la tecnica di modellazione della creta. Nel 1940 tiene la sua prima personale alla Galleria Gian Ferrari di Milano. Nel 1943 prende parte all'attività della Resistenza in Liguria. Dopo la liberazioen si trasferisce definitivamente a Milano. Le sue opere del dopoguerra esprimono la tragicità del mondo contemporaneo attraverso un linguaggio realista-espressionista. I suoi soggetti preferiti sono:uomini soffernti, animali, lotte tra animali e uomini, che simboleggiano le forze irrazionali e la distribuzione a cui l'uomoe la natura sono sottoposti a causa dell'imbarbarimento tecnologico e scientifico. Nel 1952 ottiene una sala alla Biennale di Venezia, un'antologica a Parigi, una a Milano, a Pistoia e molte altre gallerie importanti, sia in Italia che all'estero. Dopo il 1959 inclina all'informale, senza abbandonare la figurazione. Nel 1969 esegue vari monumenti ispirati alla celebrazione della della Resistenza e alla vittime della guerra."@it . . . .