Ritratto di lavoratrice - Figura femminile stante con bimbo in braccio - scultura

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Ritratto di lavoratrice - Figura femminile stante con bimbo in braccio - scultura 
Ritratto di lavoratrice 
Al X° Premio Suzzara (1957) fu premiato con il maiale e una medaglia d'argento. L'autore affronta, in quest'opera, il tema della Maternitą, intesa come riaffermazione dei valori della vita e dell'amore dopo la devastazione della guerra, tipico della scultura realista del secondo dopoguerra. La scultura č data attraverso l'assemblaggio di strisce di legno verticali.La non definizione dei particolari dei volti e la presenza sulla superficie delle tracce della lavorazione, richiamano la tecnica del non finito. L'artista nasce a Roma nel 1926. Dal 1938 si stabilisce a Milano. Studia all'Accademia di Brera a Milano, dove segue i corsi di Marino Marini. Stringe amicizia con Sangregorio, Chighine e Francese. Nel 1951 tiene la sua prima personale alla Galleria La Colonna di Milano. Partecipa per la parte scenica alla lavorazione del film "Miracolo a Milano" di de Sica. Le sue prime opere sono di carattere realista, incentrate sulla figura umana colta in atteggiamenti quotidiani. Esegue anche lavori di committenza religiosa. Verso la metą degli anni '50 il suo linguaggio comincia a risentire della lezione in formale. Si rompe lo schema scultoreo dell'immagine chiusa per adottare quello del racconto: le figure si dispongono nello spazio, che assume aspetti scenografici, con l'inserzione di materiali quali il vetro e il bronzo. Dagli anni '60 il suo linguaggio si arricchisce di potenzialitą concettuali. Espone in importanti musei internazionali. 
MN120-00388 
MN120-00388 

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