. . . . "MN120-00394" . . . "L'uomo che protesta - Busto maschile con un cartello davanti al petto e un altro cartello dietro alle spalle - scultura"@it . . . . . . . . . . . "Al XX° Premio Suzzara (1967) fu premiato con il puledro (L. 500.000), ex aequo con l'opera dello scultore Servino \"Il coltivatore e il suo prodotto\".\n L'espressionismo dell'immagine è generato da masse plastiche frantumate in settori, contribuendo allo spirito della raffigurazione d'un individuo dissociato. I cartelli che l'uomo porta sono come scudi, protezioni contro l'offesa. La dura fisionomia del volto si concentra nella tesa e decisa espressione della bocca serrata.\nL'artista nasce a Savona nel 1937; dal 1952 al 1957 frequenta ad albisola lo studio dello scultore e ceramista antonio Siri. L'interesse principale della sua produzione, fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta è l'indagine sul mondo degli oggetti quotidiani, anche se sviluppa via via tematiche parallele. Dal 1970 al 1973 è dominante la ricerca sull'uomo e sul suo lavoro. Nelle dimensioni ridotte la scultura dell'artista trova gli esiti più convincenti: dal 1974 le opere di maggiori dimensioni sono costruite come assemblage di parti che possiedono una valenza anche singola. In questo periodo compie una svolta formale: smussa certe superfici scabre e spigolose per prediligere forme più morbide, levigate, in cui il volume è dominante. Importanti le presenze espositive in questi anni, da Brescia a Cesena, a Suzzara, a Milano.Seguono: la serie dei \"Libri\" (1975-76) ; la serie dedicate ai maestri del passato (Paolo Uccello, Benedetto Antelami); quella dedicata al caso Pinelli e \"LA dote\"\"."@it . . . . . . . "L'uomo che protesta"@it . . "MN120-00394" .