cena in casa di Simone il fariseo - dipinto
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cena in casa di Simone il fariseo - dipinto
Cena in casa di Simone
La tela fu tra i dipinti requisiti da Napoleone in forza dell'articolo V del Trattato fra la Repubblica Veneta e Napoleone: secondo il dettato dell'articolo dovevano essere consegnati ai commissari napoleonici "vingt tableaux et cinq cents manuscrits a choix du general en chef". Edwards era incaricato dal Comitato di Salute Pubblica della nuova Municipalità veneziana di seguire e agevolare i commissari napoleonici nelle ricerche, assolse a questo suo compito con "profonda tristezza d'animo". Alla fine fu compilato un elenco di sedici pitture cui vennero aggiunte due sculture: al numero 13 è indicata la Cena del "Veronese, rappresentante la Maddalena in casa del Fariseo, quadro ristaurato da un professore defunto".||Un tema tipicamente veronesiano che si concentra nel settimo e nell'ottavo decennio, sono le Cene. La prima è quella del Louvre, terminata nel 1563: le successive Cene sono quattro, eseguite fra gli anni 1570 e 1573: rispetto alla grande composizione del Louvre, la composizione viene un pò ridotta, portando in primo piano il tavolo, mentre le architetture sono relegate sullo sfondo, a fare da scenario. Il dipinto in esame mostra chiari riferimenti alle Nozze di Cana del Louvre, in particolare nella disposizione del tavolo ad U; la posizione di Cristo è invece spostata a sinistra per lasciare aperta al centro la veduta di un giardino con portale classico.
RL480-00067
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