salita di Cristo al monte Calvario - Salita di Cristo al monte Calvario - dipinto
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salita di Cristo al monte Calvario - Salita di Cristo al monte Calvario - dipinto
salita di Cristo al monte Calvario
Il quadro proviene da palazzo Buttafava, già Negri, che si trova nel centro storico di Tirano. L'opera venne acquistata dal Centro Iniziativa Giovanile nel 1975 ed entrò a far parte delle collezioni del Museo Etnografico Tiranese.
Non vi sono riferimenti bibliografici, sconosciute sono l'autore e l'epoca di realizzazione. A seguito del restauro il funzionario di Soprintendenza dott.ssa Cecilia Ghibaudi ha proposto, su base stilistica, una datazione generica alla prima metà del XVIII secolo, riconoscendo nella figurazione alcuni elementi che fanno pensare alla maniera di Faustino Bocchi, autore di nature morte e tele paesaggistiche, noto soprattutto per i suoi dipinti di genere detti "bambocciante", popolati di esseri fantasiosi e deformi.
Olio su tela di formato rettangolare che raffigura l'"Andata al Calvario": un affollato corteo esce dalle mura di una città, di cui si intravedono le mura e una porta fortificata sullo sfondo in alto a destra; soldati a piedi e a cavallo, uomini comuni, dalle facce talvolta grottesche, donne, fanno ala alla figura centrale di Cristo quasi inginocchiato che trasporta una pesante croce, preceduto da un carceriere a torso quasi nudo che fa spazio tra la folla agitando in aria un bastone. Sulla sinistra si riconoscono le schiene nude dei due ladroni che precedono Gesù. In primissimo piano, sulla destra, una donna con una curiosa acconciatura si piega verso un fanciullo e gli indica, distendendo il braccio destro, il Cristo affaticato, che pare le risponda con uno sguardo. In secondo piano sulla destra troviamo un gruppo di personaggi citati nei Vangeli mischiati alla folla, si posso identificare san Giovanni, dal giovane volto, che si rivolge alla Madonna ammantata di nero, sostenuta da due donne piangenti che la seguono.
SO020-01073
SO020-01073