Giustizia dei Grigioni - Giustizia con gli stemmi Planta e Quadrio - dipinto murale

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Giustizia dei Grigioni - Giustizia con gli stemmi Planta e Quadrio - dipinto murale 
Giustizia dei Grigioni 
L'affresco è il più antico dell'intero complesso di palazzo Pretorio che comprende anche la porta Poschiavina. Questo accesso alla città di Tirano si apre ancora oggi nelle mura volute da Ludovico il Moro nel 1492, sulla direttrice che porta al borgo di Poschiavo, da cui trae il nome. La lunetta fu affrescata da un ignoto pittore nel 1553, al termine del triennio (1551-1553) durante il quale fu podestà di Tirano Johann Anton Planta. All'epoca della sudditanza valtellinese sotto la Signoria delle Tre Leghe Grigie (1512-1797) era usanza da parte di coloro che rivestivano le maggiori cariche di governo far dipingere sulle pareti degli edifici pubblici, come il palazzo del Podestà e la porta stessa, gli stemmi familiari a testimonianza del loro incarico. Così anche per i più stretti collaboratori, quali i luogotenenti o i cancellieri, per questo motivo accanto allo stemma Planta si trova quello Quadrio, che a loro volta sovrastano una schiera di insegne araldiche più piccole, molto rovinate, ma in molti casi riconoscibili. Il motto biblico DILIGITE IVSTITIAM QVI IVDICATIS TERRAM (amate la giustizia voi che siete giudici in terra) corrisponde all'inizio del libro della Sapienza, attribuito a Salomone. 
Grande lunetta affrescata, al centro la personificazione della Giustizia, seduta, coronata, la spada nella mano destra, la bilancia nella sinistra. Sopra la figura si srotola un cartiglio con l'esortazione DILIGITE IVSTITIAM QVI IVDICATIS TERRAM, sotto i piedi della fanciulla una tabella con la scritta SE MAI FV AL MONDO LA GIVSTITIA IN FIORE HOGGI MERCE DELLE TRE ECCELSE LIGHE FLORIR SI VEDE QVIVI IL SUO VALORE. Due grandi stemmi provvisti di cimiero scortano la Giustizia, a destra quello della famiglia Planta, dall'altra parte quello dei Quadrio. Alla base della lunetta sono raffigurati altri stemmi più piccoli, quattro per parte che fanno ala ad una tabella centrale sulla quale è riportato in italiano il nome del committente Antonio Planta. L'arco della lunetta è decorato con un fregio di piccole volute affrontate e foglie stilizzate. 
SO020-01194 
SO020-01194 

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