All'abbeverata||Scena pastorale||Meriggio||Gruppo di capre e fanciulli - pascolo - dipinto
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All'abbeverata||Scena pastorale||Meriggio||Gruppo di capre e fanciulli - pascolo - dipinto
All'abbeverata||Scena pastorale||Meriggio||Gruppo di capre e fanciulli
Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957 con il lascito della collezione di Guido Rossi, appassionato collezionista di Filippo Palizzi, di cui possedeva un nucleo di otto dipinti (cfr nn. Inv. 1770, 1772-1775, 1798, 1865, 1866). Rossi acquistò l'opera prima del 1928 (Somarè 1928, p. XLIII n. 116) e certamente a lui si deve l'inserimento del dipinto, in prima tela e in buone condizioni, nella cornice realizzata nel laboratorio di Ettore Zaccari.
L'opera fu terminata nel 1867, come attesta la data che accompagna la firma.
Data l'alta qualità della pittura, luminosissima e attenta alla risposta alla luce delle diverse materie, fino a virtuosismi come il riflesso d'acqua dello stagno, il dipinto ebbe una certa fortuna espositiva: nel 1930 fu inviato alla mostra dedicata all'ottocento allestita a Roma dalla Società Amatori e Cultori e nel 1949 alla mostra della pittura italiana dell'ottocento tenutasi a New York.
Nel dipinto Palizzi rielabora soluzioni compositive precedenti: se l'asinello si ritrova in diversi dipinti, il gruppo centrale della pastorella che conduce il vitello è ripreso fedelmente da Vitellino condotto a bere del 1859 (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).
Dipinto a olio di medie dimensioni di Filippo Palizzi, raffigurante una giovane pastora che ha condatto un mucca, un asino e alcune pecore ad abbeverarsi ad un ruscello.
ST070-00026
ST070-00026