Vespero di marzo - contadino e paesaggio montano - dipinto
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Vespero di marzo - contadino e paesaggio montano - dipinto
Vespero di marzo
Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957, con il lascito della collezione di Guido Rossi, come gli altri sette di Fornara (inv. nn. 1844-1851). Rossi possedeva un cospicuo nucleo di opere di Fornara, più ampio di quelle poi giunte in museo, che dava, e dà ancora, conto dell'intera produzione del pittore, dalle opere dipinte a impasto dei primissimi anni novanta del XIX secolo ai dipinti divisionisti fino alle opere tarde della metà del novecento. É probabile che buona parte delle opere di Fornara siano state acquistate da Rossi direttamente dall'autore, con il quale era in rapporti di consuetudine. Certamente a Guido Rossi si deve l'inserimento del dipinto, rintelato e rintelaiato ma in buone condizioni, nella preziosa cornice realizzata nel laboratorio di Ettore Zaccari.
Il dipinto è datato al 1905 da Raffaele Calzini e da Valsecchi e Vercellotti, e in un arco di tempo maggiore ma coerente con questa data, dal 1905 al 1909, dagli Archivi del divisionismo, datazione da sottoscrivere, vista la consonanza con opere coeve e la precisione descrittiva della tecnica divisionista, qui piegata a rendere una luce più morbida rispetto a opere come Ultimi pascoli del 1905.
Dipinto a olio di piccole dimensioni di Carlo Fornara, raffigurante un uomo a figura intera visto di spalle, con una gerla in spalla, he cammina lungo la strada in un paesaggio alpino, con tracce di neve; sullo sfondo un paese e le montagne.
ST070-00144
ST070-00144