. . . . . . "La soppressione del monastero"@it . . . "La soppressione del monastero - monache - dipinto"@it . . . . . "Dipinto a olio di medie dimensioni di Giuseppe Mazza, raffigurante un gruppo di otto monache in una stanza con al centro una porta aperta, dalla quale si intravedono un ufficiale e due carabinieri."@it . . . . . . "ST070-00162" . . . . . . "ST070-00162" . . "Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica con il lascito del 1976 di Paolina Farnesi, vedova di Aldo Mazza, di cui eseguiva la volontà di lasciare al museo un nucleo di opere proprie e del nonno Giuseppe Mazza, oltre che di altri artisti dell'ottocento lombardo, secondo un progetto accarezzato almeno dal 1958, dopo aver organizzato a Milano nel 1942 una mostra a loro dedicata, a cui prese parte anche quest'opera.\nNel 1867 il dipinto fu inviato all'Esposizione della Società d'Incoraggiamento delle Belle Arti di Firenze, in vendita al prezzo di 600 lire (Esposizione solenne 1867, p. 14 n. 308) e alla mostra di Brera a Milano.\nNe discende che la datazione al 1868 con cui il quadro era finora noto andrà anticipata di almeno un anno.\nCome indica il titolo completo con cui fu presentato alle esposizioni -La soppressione d'un monastero (Sicilia 1866)- l'opera fa riferimento alle soppressioni dei monasteri attuata con la legge del 1866, che proprio in Sicilia suscitò forti resistenze.\nEvidentemente debitrice dell'insegnamento di Hayez per la composizione, le fisionomie e le pose solenni -come quella della suora sulla destra, ispirata all'Accusa segreta (Pavia, Musei Civici)- il dipinto mostra già l'influenza della pittura degli Induno nel tono sentimentale e nell'abbandono della pittura storica in favore della storia contemporanea."@it . .