La bottega di un antiquario||La bottega dell'antiquario||La scoperta d'un tesoro||Arte antica - bottega di antiquario - dipinto

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La bottega di un antiquario||La bottega dell'antiquario||La scoperta d'un tesoro||Arte antica - bottega di antiquario - dipinto 
La bottega di un antiquario||La bottega dell'antiquario||La scoperta d'un tesoro||Arte antica 
Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica con il lascito del 1976 di Paolina Farnesi, vedova di Aldo Mazza, di cui eseguiva la volontà di lasciare al museo un nucleo di opere proprie e del nonno Giuseppe Mazza, oltre che di altri artisti dell'ottocento lombardo, secondo un progetto accarezzato almeno dal 1958, dopo aver organizzato a Milano nel 1942 una mostra a loro dedicata, a cui prese parte anche quest'opera. Il dipinto è variamente datato dalle fonti alla seconda metà dell'ottavo decennio dell'ottocento: dal 1876 al 1879 (Opere di Giuseppe Mazza... 1942, pp. 15, 25), al 1878 (I Mazza 1952). Quest'ultima datazione sembra la più convincente, dato che i dipinto fu inviato nel 1879 all'Esposizione di Verona (Opere di Giuseppe Mazza... 1942, p. 25) e nel 1881 a quella di Milano. L'opera mostra notevoli somiglianze con L'anticamera di un patrizio del 1876 (inv. 8474), con cui condivide l'allontanamento dalla pittura di storia hayeziana e l'avvicinamento alla pittura di genere degli Induno, la stessa impaginazione e misura domestica, oltre che l'utilizzo di una tela e di un telaio molto simili. 
Dipinto a olio di medie dimensioni di Giuseppe Mazza, raffigurante un gruppo di persone davanti alla bottega di un antiquario 
ST070-00163 
ST070-00163 

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