. . . . . "Elsa di spada giapponese di forma mokko, quadrilobata. L'oggetto possiede solo un'apertura centrale, chiamata nakagoana, che serviva a saldare la spada al resto dell'impugnatura. Sono raffigurati due cavalli in un paesaggio invernale."@it . . . "ST160-00010" . . . . . . . "In Giappone l'elsa è detta \"tsuba\". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.\nIndirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.\nDal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.\n\nL¿allevamento dei cavalli era un importante aspetto della cultura e stile di vita della nobiltà e l'aristocrazia giapponese. Si credeva inoltre che il cavallo contribuisse al controllo della pioggia e della siccità."@it . . . . . . "cavalli selvatici - elsa di spada"@it . "ST160-00010" . . . .