Sennin - scultura
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/ST160-00134 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Sennin - scultura
Il netsuke è un accessorio dell'abito tradizionale giapponese che permetteva di sospendere alla cintura una serie di oggetti quali l'astuccio per sigillo o per medicinali (inro), la borsa da tabacco e la pipa, il completo da scrittura (yatate), oppure il borsello o la bottiglietta per il profumo. Questi oggetti erano detti "koshisage" o "sagemono", cose sospese - ai fianchi. Essi erano legati a un cordoncino che passava per una piccola perla, lo "ojime", e infine al netsuke che fungeva da contrappeso e andava a fermarsi alla cintura. Il netsuke nasce infatti per permettere di sfilare gli oggetti dalla cintura senza doverli slegare e legare continuamente.
Sennin Tekkai è rappresentato in Cina e Giappone come un mendicante appoggiato a un bastone. Una versione della leggenda racconta di un uomo molto istruito e di bel aspetto, seguace di Laozi. Un giorno, per obbedire al maestro, Tekkai sotto forma di spirito, lasciò il suo corpo, dopo avere incaricato un discepolo di vegliarlo per sette giorni. Al sesto giorno, però, il govane dovette assentarsi per assistere la madre morente, quindi, convinto che lo spirito non sarebbe più tornato, per non lasciare il corpo abbandonato, lo cremò. Al ritorno, Tekkai, non trovando più il suo corpo, dovette entrare in quello del cadavere di un mendicante.
Netsuke, fermaglio per cintura, in avorio scolpito a tuttotondo e patinato raffigurante l'immortale taoista Ri Tekkai (Li Tieguai), tipicamente rappresentato come un anziano emaciato, con un piede alzato, il bastone da claudicante e una fiasca a forma di zucca legata alla cintura. L'avorio presenta macchie giallastre in alcuni punti. Certi dettagli, come i capelli, sono incisi in nero. Sul retro lato si trovano i due fori obliqui (himotoshi) entro i quali passava il cordoncino che reggeva l'oggetto da appendere.
ST160-00134
ST160-00134