fiori - vaso

https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/ST160-00178 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>

fiori - vaso 
Gli smalti champlevé sono stati importati in Giappone dalla Cina, che per prima ha sviluppato e migliorato una tecnica di origine occidentale. Adoperati soprattutto per i fornimenti di spada, gli smalti giapponesi non erano però utilizzati su grandi superfici. Solo attorno alla seconda metà del XIX secolo, in Giappone si iniziò a produrre oggetti che utilizzassero come decorazione prevalente il cloisonné. Nel giro di poche decine di anni si passò così da una produzione rozza con smalti dall'aspetto "fangoso" a realizzazioni con smalti lucidi e brillanti, senza la evidente presenza dei fili di rame atti a separare i colori. 
Vaso di forma arcaicistica, di tipo "hu", con piede cilindrico, basso, a pianta ovale, pancia espansa schiacciata verso il basso, spalla spiovente e collo tozzo, terminante a bocca ovale e con labbro everso. Manici semicircolari a protromi zoomorfe stilizzate. La decorazione è suddivisa per fasce alternate: tre in bronzo a bassorilievo e due centrali a smalti cloisonné. La prima fascia, che copre il collo, è decorata a motivi geometrici ripetuti costituiti da esagoni concentrici "a carapace di tartaruga". La seconda, appena più in basso, è a smalti, e presenta fiori di loto e altri elementi fitomorfi. La terza fascia, mostra al centro due mascheroni Taotie. La quarta fascia, a smalti, presenta grandi motivi di mascheroni Taotie, e infine l'ultima fascia, che interessa il piede e parte della pancia, presenta nuovamente gli stessi motivi geometrici del collo. 
ST160-00178 
ST160-00178 

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