divinità immortale - scultura

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divinità immortale - scultura 
Questa scultura, in coppia e speculare alla n. inv. 1428, si distingue per l'ideogramma intarsiato all'interno del disco radiante, che in questo caso rappresenta il sole. Come indicano i caratteri di sole e luna, si tratta di deità stellari taoiste. L'iconografia di questi manufatti è rara ed esula dai canoni classici. Lo stile scultoreo, che presenta grandi scalinature stondate, è peculiare. Una statua molto simile, la cui iconografia, come in questo caso, non è certa, è pervenuta alle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco nel 1818 dalla collezione dell'esploratore milanese Achille Turati, che aveva girato il mondo ed era vissuto a lungo in Giappone. 
Scultura in legno di signore celeste sopra una chimera a forma di leoncino unicorno (bixie). La divinità è rappresentata con l'aspetto di un uomo con il petto nudo, il vente prominente, il viso paffuto e sorridente, una barba leggera, pesanti orecchini ad anello e un nastro fra i capelli con al centro un piccolo disco concavo. Una breve veste copre la figura dalla vita in giù, mentre dietro la schiena passano i tipici svolazzi di seta che ne indicano il carattere soprannaturale. Tenendo un piede sul dorso dell'animale e uno a terra, la deità tira una breve catena la cui estremità è morsa dalla chimera, che per questo tiene la testa girata all'indietro. Sopra le due figure, sulla sinistra, fra le nuvole, si trova un disco con brevi raggi triangolari, con al centro il carattere di sole. La chimera e il piede dell'uomo poggiano su una base rocciosa. Tutta la scultura è decorata con intarsi di fili d'argento. 
ST160-00234 
ST160-00234 

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