Tentazioni di Sant'Antonio Abate - dipinto
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Tentazioni di Sant'Antonio Abate - dipinto
L'opera venne commissionata dal medico Giovanni Berinzaghi a Scipione Piazza nel novembre 1549 per decorare la cappella, lo stesso committente che trent'anni prima aveva ordinato il polittico al centro della stessa e i medesimi soggetti al padre e allo zio di Scipione, rispettivamente Alberto e Martino Piazza, oggi conservati presso il Museo civico di Lodi. I lavori procedettero piuttosto lentamente tanto che rimasero interrotti nel 1552 a causa della morte di Scipione, passando il 31 agosto nella mani di Callisto che li terminava l'anno successivo. Il dipinto rivela una velocità di esecuzione che ha comportato pentimenti e sbavature di colore, quest'ultimo caratterizzato da un impasto denso e un tono piuttosto cupo.
La tavola raffigura in primo piano disteso a terra Sant'Antonio abate mentre dei diavoli in forma umana, possenti e muscolosi, cercano di punzecchiarlo con dei bastoni. Sullo sfondo lo stesso santo è portato in spalla da un uomo, mentre in alto compare fra le nuvole cinconfuso di luce un altro santo; a sinistra una piccola chiesa circondata da cespugli.
T0010-00032
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