Storie di Gioacchino e Anna||Madonna con Bambino e santa Caterina d'Alessandria||Incoronazione della Vergine||Incoronazione di Ester||Elementi decorativi - decorazione plastico-pittorica

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Storie di Gioacchino e Anna||Madonna con Bambino e santa Caterina d'Alessandria||Incoronazione della Vergine||Incoronazione di Ester||Elementi decorativi - decorazione plastico-pittorica 
La complessa cappella corrispondente all'altare maggiore, in origine delle stesse identiche dimensioni di tutte le altre, venne sfondata nel 1691 su consiglio del poeta lodigiano Francesco De Lemene. In quella occasione la struttura subì una profonda trasformazione: venne rimosso l'altare in legno realizzato dai De Donati entro il 1497 (smembrato venne ritrovato alla cascina Baroncina di Lodi nel 1960; oggi si conserva al Museo civico di Lodi) e venne distrutta la decorazione ad affresco del Bergognone, sempre dello stesso anno. Rimasero però al loro posto, come attesta la Guida di Lodi di Cleto Porro del 1833, le quattro tavole del Bergognone che vennero spostate nella cappella di San Paolo solamente durante i restauri del 1840. Con lo sfondamento venne posizionato il nuovo altare in marmo policromi e lapislazzuli incastondandovi nella parte anteriore un affresco con la Madonna col Bambino e santa Caterina d'Alessandria, mentre sul retro il Gonfalone dipinto nel 1519 da Alberto Piazza. Nel 1699 il pittore Andrea Lanzani affrescava il catino absidale con l'Incoronazione della Vergine, omaggio al Tempio dell'Incoronata, e il sottarco di ingresso mentre nello stesso anno il fratello, Carlo Antonio, terminava il coro ligneo. Al 1700 risalgono i dipinti murali del Legnanino nella zona dell'abside. 
Dipinti pareti laterali racchiusi in una cornice dorata e modanata del XX secolo 
T0010-00053 
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