. . "T0010-00085" . . . "Il calice ha piede mistilineo con alta fascia gradinata e sagomata in cui sono raffigurati alternativamente cherubini e tre personaggi (Maria incoronata, un santo vescovo con libro e baculo pastorale, un santo guerriero); nodo a vaso ornato da tre angioletti rilevati e sottocopppa con teste cherubiche alternate a composizioni vegetali."@it . . . . . . . . "Sulla coppa è presente il bollo dell' \"incudine\", sul bordo del piede si notano il marchio territoriale di Milano, \"aratro di profilo\" e quello relativo al tenore dell'argento contenuto, un ettagono includente il mondo e sette stelle, apposti dall'ufficio di convalida degli oggetti d'argento e metalli preziosi, operante a Milano dal 1812 (a seguito dell'editto del 1810 emesso da Eugenio Beauharnais). Nelle risultanze formali già aperte alle istanze barocchette, il calice richiama decisamente l'esemplare proveniente dalla chiesa di Sant'Alessandro di Barzio (Lecco) e ora al Museo Diocesano di Milano, datato 1688, donato dal parroco della chiesa Giulio Cesare Baroverio, un manufatto da collegare a sua volta a un altro calice conservato nel comasco, datato 1686."@it . . . "T0010-00085" . . . . . . . . "calice"@it . . . .