Dispusta di Sant'Antonio abate con i filosofi e la loro conversione - dipinto
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Dispusta di Sant'Antonio abate con i filosofi e la loro conversione - dipinto
Commissionato da Giovanni Antonio Berinzaghi per decorare la propria cappella, l'affresco rivela stretti collegamenti sia con le opere certe di Alberto sia con quelle di Martino. I riferimenti ad Alberto si individuano negli arcaismi morfologici ed esecutivi, con la ripresa della tradizione quattrocentesca pavese e di Foppa, in particolare negli incarati argenti; quelli a Martino, invece, si focalizzano sulle ampie aperture paesaggistiche con le rocce squadrate e con i villaggi "alla fiamminga" che gli derivano dall'ambito leonardesco e di Giovanni Agostino da Lodi; qui il dettaglio degli alberi dalla fronde leggere come piume evidenzia una delle caratteristiche pių note di Martino Piazza. La collaborazione fra i due fratelli risulta, in ogni caso, stilisticamente uniforme, tanto da rendere problematica l'individuazione di una mano dall'altra.
Disposti a semicerchio attorno a S. Antonio abate vi sono i filosofi, individuati dai loro preziosi cappelli orientaleggianti, che stanno discutendo con il santo. Sono separati dal fondo con dei cespugli, mentre a destra svettano gli alberi dalle fronde leggere che portano l'occhio dello spettatore verso il fondo i cui č disposta la Sepoltura del Santo. A sinistra una chiesa e i confratelli riuniti che assitono all'evento.
T0010-00136
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