Storie della Vergine - dipinto

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Storie della Vergine - dipinto 
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Il 5 novembre 1605 la Confraternita dell'Immacolata Concezione affida a Camillo Procaccini le pitture per ornare le pareti della stessa, stendendo un documento con clausole ben precise, in primis che tuti i dipinti siano di mano dll'artista, data l'abbondante produzione del predetto con la sua prolifica bottega. Oltre alle Storie della Vergine, il Procaccini aggiunge dodici quadretti con le Prerogative della Vergine, poi diventati quattordici e rimossi in occasione della ristrutturazione settecentesca perchč logori. Nelle tele rimaste l'artista si esprime mediante un linguaggio misurato tale da rendere facilmente comprensibili ai fedeli gli episodi evangelici. Questa capacitā, unita all'uso di colori brillanti e quasi smaltati, gli permette di ottenere un vasto successo. 
I quattro dipinti si dispongono sulle pareti laterali della cappella dell'Immacolata Concezione, la prima del transetto destro. Raffigurano: la Nascita della Vergine, la Morte della Madonna, la Presentazione di Maria al tempio e l'Assunzione della Vergine. Le prime due sono ambientate all'interno di una stanza, illuminate da bagliori di luce che focalizzano i particolari, soprattutto i cangintismi freddi dei manti lilla della figure femminile o dell'apostolo. La Presentazione al tempio č raffigurata all'aperto, in cui spiccano architetture rinascimentali sullo sfondo, mentre l'Assunzione vede Maria occupare tutta la porzione superiore del dipinto, relegando sul fondo le figure degli apostoli, dalla gestualitā accentuata pur nelle piccole dimensioni. 
T0010-00224 
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