. . "E' forse la prima opera in assoluto in cui Congdon si cimenta apertamente con il paesaggio lombardo, dopo l'ouverture della serie \"Roveto\". La piatta uniformità del paesaggio è ricondotta allo schema compositivo più classico della pittura congdoniana: una linea di orizzonte divide la grande massa scura della terra dalla banda chiara del cielo. Quest'ultima, grazie all'impiego della polvere d'argento, assume una qualità fredda e metallica, mentre la prima presenta il consueto lavoro di incisione. Un motivo nuovo, che sembra qui sostituirsi al nero dripping delle opere newyorkesi, è però rappresentato da una serie di sottili e lampeggianti colpi di spatola che aprono nel tessuto della terra delle specie di ferite, un'allusione, forse, al reticolo di canali e \"rogge\" che innerva la campagna, mentre ricompare il grande disco solare, diviso in due metà, che si insinua tra cielo e terra riproponendone specularmente i rispettivi toni."@it . . . . . . . . . . . . "WG010-00230" . . . . . . . "Basso milanese nero, 1 - Paesaggio rurale - dipinto"@it . "WG010-00230" . . . . . "Basso milanese nero, 1"@it . .