Amore||giovani amanti - vaso
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Amore||giovani amanti - vaso
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Il grande vaso fu acquistato dalla fondazione Augusto Richard alla "IV Triennale delle Arti Decorative e Industriali" a Monza nel 1930. L'opera proviene da Albisola, e appartiene a quella vasta produzione di artisti che nella prima metà del Novecento riscoprirono la ceramica come mezzo espressivo. Le forme, l'elegante grafismo, l'impostazione stilistica denunciano un esplicito rimando a uno stilizzato arcaismo di stampo novecentista.
Il vaso, realizzato in proprio dall'artista, è opera di Mario Gambetta (1886-1968), confermato dalla firma posta sotto la base accompagnata dal simbolo grafico di un tridente.
Grande vaso in monocromia turchina, con struttura a coppa dall'orlo leggermente estroflesso e poggiante su una base ad anello. Foggiato al tornio, il vaso presenta decorazioni a rilievo che ne animano le superfici lisce. La decorazione, strutturata su due piani, è dedicata al tema dell'amore in particolari alle fasi dell'innamoramento: nel piano superiore protagonista è la fanciulla amata; il piano inferiore, quello principale, è teatro del corteggiamento da parte dell'innamorato.
La storia ha tre momenti principali: la serenata che il giovane innamorato dedica alla fanciulla affacciata alla finestra; la discesa della fanciulla grazie alla scala portata dal giovane; i due innamorati mano nella mano attraversano un grande arco mentre alle loro spalle svolazza un cartiglio con la scritta AMORE.
q7010-00079
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