"Profeta con libro aperto nella mano sinistra - scultura"@it . . . . . "Uomo barbuto. La barba e i capelli presentano una particolare lavorazione a martellinature.\nIl capo è leggermente reclinato verso sx. Nella mano sx sostiene un libro aperto che non presenta iscrizioni. Il braccio dx corre lungo il fianco e la mano con il pugno chiuso pare sostenere un lembo della veste. La veste, lavorata a panneggi morbidi e curvilinei è lunga fino a piedi ma lascia scoperto completamente il piede dx e la puta delle dita del piede sx.\nsul retro: nella parte centrale, dal capo alla base, non vi è soluzione formale, ma la superficie quasi piatta, presenta i segni della punta usata per la sbozzatura"@it . . . . "w1020-00055" . . "w1020-00055" . . . . . "Di difficile attribuzione ad un preciso maestro a causa della scarsità di documentazione è riferibile, come già asserito con prudenza dalla Bossaglia alla scuola francese, presente in cantiere tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, per la dolcezza dei lineamenti, e dei panneggi che appaiono morbidi nelle forme. Tale modellazione insieme alla particolare resa della barba che conferisce un senso di non finito, conferisce alla statua un senso di stilizzazione estremamente moderno. Non sono state trovate fino ad ora sculture, risalenti allo stesso periodo che presentino questa particolare lavorazione.\nTolta dai capitelli dei piloni per la mostra del 1958 a Palazzo Reale, in questa occasione il Russoli nei cataloghi attribuisce questa serie di statuette all'ambito di Jacopino da Tradate. E' assai plausibile che ci fosse una contaminazione di stilemi di diverse nazionalità dovuta alla promiscuità lavorativa nella quale si trovavano i primi maestri del grande cantiere, e Jacopino tra l'altro fu marcatamente filo francese nell'assorbimento delle caratteristiche straniere.\nQuesta statuetta è da inserire nel gruppo che la Bossaglia Maestro delle statuette H, che risulta evidentemente della stessa mano.\nQueste famiglia di statuette le inserisce inoltre in un gruppo che definisce omogeneo e che comprende anche le statuette cin. 63-64-65-66-68 e 69-70. Appartengono alla stessa mano quelle denominate del maestro delle statuette G. Mentre le altre, tranne la cin. 69 e 70 (vedi schede), sono accomunate alla cin 63-64 da gli stessi modelli di bottega e dalla medesima particolare lavorazione.\nProveniente dal pilone 88."@it . . . . . . . . .