San Giacomo Maggiore e Sant'Antonio Abate - dipinto

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San Giacomo Maggiore e Sant'Antonio Abate - dipinto 
L'affresco, che raffigura un giovane santo, forse da identificare con San Giacomo Maggiore, e Sant'Antonio Abate, perfettamente riconoscibile per l'attributo della campanella, fu scoperto nel 1944, durante la campagna di restauri che interessò l'intera parete di fondo del braccio sinistro del transetto: in quella occasione, Arturo Cividini riportò alla luce tutti i dipinti murali che erano stati scialbati al tempo della riforma della Basilica progettata da Pellegrino Tibaldi (Angelini, 1953, p. 48). Roberta Pellati, di recente, ha proposto di assegnare l'opera al "Maestro dell'Albero della Vita" che, secondo la studiosa, è autore della maggior parte degli affreschi della parete (Pellati, in "I pittori bergamaschi...Le origini", 1992, p. 186). 
L'affresco è profilato in alto e in basso, per un breve tratto, da una sottile conice a piccoli rombi con cerchio inscritto, che riprende, variandolo, il motivo decorativo della fascia che s'interrompe all'altezza della "Storia di Sant'Eligio". 
w6010-00250 
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