Virtù||Angeli||Motivi decorativi - decorazione plastica

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Virtù||Angeli||Motivi decorativi - decorazione plastica 
La vicenda della decorazione della Basilica di Santa Maria Maggiore è assai bene documentata dai pagamenti conservati nei libri contabili della Congregazione della Misericordia Maggiore, che permettono di seguire quasi ad annum le fasi del cantiere (Rampinelli, 2001; Spirirti, 2009): agli stucchi delle volte delle due campate del transetto sinistro lavorarono, tra il 1659 e il 1665, Giovanni Angelo Sala e il figlio Gerolamo, artisti ticinesi d'origine, impegnati negli stessi anni in numerosi altri cantieri bergamaschi; valga per tutti l'impresa delle meravigliose sagrestie della Basilica di San Martino ad Alzano Lombardo (cfr. M. Olivari in "Le sagrestie di Alzano Lombardo nella Basilica di San Martino", Cinisello Balsamo 1994, pp. 19-22). In questa parte della decorazione, per esplicita volontà della committenza, i Sala furono costretti a seguire i disegni e i modelli predisposti da Francesco e Lorenzo Porta alla fine del Cinquecento: ma Giovanni Angelo e Gerolamo interpretarono quel modello ormai arcaico con una grazia sottile che prelude, quasi, ad esiti rococò (Spiriti, 2009). 
Decorazione della volta della seconda campata del transetto: la superficie è divisa in quattro spazi triangolari da fasce ornate da figure d'angeli e motivi decorativi a candelabra, che si concludono agli angoli con ovali che ospitano figurette di Virtù; al centro, cornice circolare; gli spazi triangolari ospitano cornici a delicati profili ovali ed ellittici, ornate da motivi a volute e circondate da piccole figure di angeli. 
w6010-00323 
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