Storie dell'Antico Testamento - decorazione pittorica
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Storie dell'Antico Testamento - decorazione pittorica
Per lunghi anni, dopo il rifiuto di Luca Giordano di proseguire la collaborazione con la Basilica di Santa Maria Maggiore, i lavori di decorazione dell'edificio rimasero fermi: finalmente, nel 1692, grazie alla mediazione di Simone Giogalli, i deputati della Misericordia Maggiore presero contatti con il giovane artista napoletano Nicolò Malinconico, che di Giordano era stato allievo, ma gli chiesero, prima, un quadro di prova, l'"Abramo e tre angeli", che giunse a Bergamo per la via di Venezia il 29 novembre 1692 (Noris, in "I pittori bergamaschi...Il Seicento", vol. IV, pp. 167-168, scheda 12). Il dipinto riscosse l'approvazione della MIA, e il 21 gennaio 1693 fu siglato l'accordo definitivo per l'esecuzione delle altre tredici tele destinate a ornare le volte della campate della navata centrale. Nel giugno del 1693 Nicolò Malinconico giunse a Bergamo, dove si fermò quasi un anno: il 3 marzo dell'anno successivo il suo lavoro era terminato, e il 24 aprile furono stabiliti con i rappresentati dei deputati della Misericordia Maggiore i conti per il saldo dovuto al pittore (Noris, cit.).
Il ciclo è stato restaurato nel 1959 da Franco Steffanoni (cfr. relazione in data 9 settembre 1959, protoc. 1735, cat. MM, clas. IV, fasc. 5/c, Archivio Congregazione Misericordia Maggiore, Bergamo).
Decorazione pittorica della volta della prima campata: dipinti a olio su tela entro cornici mistilinee disposte alternativamente in verticale e in orizzontale; al centro della volta, cornice ottagonale.
w6010-00444
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