Profeti - decorazione pittorica
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Profeti - decorazione pittorica
Il primo ottobre 1615 Giovan Paolo Cavagna ed Enea Salmeggia firmarono il contratto che li impegnava a realizzare il cartone preparatorio per il riquadro con l'"Incoronazione della Vergine", posto al centro della cupola di Santa Maria Maggiore: le parti erano esattamente divise tra i due artisti; a Enea, infatti, toccava "la parte del Christo", e a Cavagna "la B. Vergine con le cose annesse"; inoltre, i due pittori dovevano consegnare ciascuno i modelli per tre ovati con angeli, destinati all'intradosso della cupola, e tre figure di profeti, da collocare nel tamburo (L. Bandera, in "I pittori bergamaschi...Il Cinquecento", vol. IV, p. 136 e pp. 180-181, schede 25-27) . Per ragioni che non conosciamo, alla fine Salmeggia rinunciņ al lavoro: pochi, infatti, i pagamenti all'artista annotatati nei libri contabili della Basilica, e relativi solo ad un ovato con angeli e ad altri "modelli fatti per occasione della fabbrica di essa cupola" (doc. 26 ottobre 1615, 20 febbraio 1616 e 12 marzo 1616; Bandera, cit. , p. 136; Zanchi, 2003, pp. 229-230).
L'impresa grandiosa delle dieci monumentali figure di profeti nobilmente atteggiate, ognuna accompagnata da una tavoletta o da un cartiglio che ne permette l'esatta identificazione, spetta dunque interamente a Giovan Paolo Cavagna, che ricevette il saldo per la sua opera il 20 febbraio 1616 (Bandera, cit.).
Il ciclo č stato restaurato nel 1961 da Franco Steffanoni (cfr. doc. in data 5/ 12/ 1961, protoc. 2579, pratica 4643, cart. 89, Archivio Congregazione Misericordia Maggiore, Bergamo).
Ciclo pittorico che orna il tamburo della cupola: figure di profeti dipinte a fresco entro cornici in stucco.
w6010-00682
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