calice
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/w6010-00919 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
calice
Il calice in esame, di buona esecuzione e di fattura elegante, presenta nella struttura e nella tipologia soluzioni stilistiche tipiche del primo Seicento. E' un esemplare interessante che aiuta a capire il passaggio dal gusto e dalla decorazione cinquecentesca alle nuove esuberanze e ricchezze del barocco. Il ricco e serrato gioco decorativo, dominato da cartelle a voluta, teste di cherubino, simboli mariani, racemi vegetali e cherubini reggifestone, riveste una struttura ancora piuttosto massiccia tanto nella base mistilinea esalobata a più gradini quanto nel fusto; questo è risolto nel caratteristico nodo troncopiramidale con spigoli segnati da cherubini reggifestone in aggetto. Gli ornati sono resi con una tecnica che impiega uno sbalzo appena rilevato tipicamente seicentesco. Pagnoni ipotizza che il calice non sia stato incluso nella confisca napoleonica perché in uso presso uno dei vari altari della basilica (Il manto di Maria, 1995).
Calice in argento. Piede mistilineo esalobato ad alto gradino decorato da teste di cherubino e ripartito da cartelle a voluta in cui si alternano giglio, sole, luna, torre, corona, palma del martirio e fiori. Fusto con nodo troncopiramidale ornato da putti reggifestone con volute; collarino e nodo di raccordo a rocchetto. Sottocoppa, eseguito a sbalzo, decorato con racemi vegetali, teste di cherubino e specchiature all'interno delle quali si alternano serti di frutta.
w6010-00919
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