Santo evangelista - dipinto
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Santo evangelista - dipinto
L'affresco in esame viene attribuito allo stesso maestro, "Maestro dell'Adorazione dei Magi", dei dipinti posti sul lato destro (num. foto 1052) e sinistro (num. foto 1054). Ma se i primi due sono databili al 1360, l'ultimo viene posticipato al 1380-1390.
I dipinti dell'absidiola sud-occidentale vennero portati alla luce nel 1950. L'anno successivo l'Ente Comunale di Assistenza già Misericordia Maggiore affidò il restauro (del quale non è stata reperita alcuna documentazione negli archivi della MIA) ad Arturo Cividini. In quell'occasione fu scoperta l'iscrizione ai piedi del primo gruppo pittorico recante la data 1336.
La differenza stilistica e cronologica dei dipinti del registro inferiore da quelli del registro superiore dell'absidiola sud-occidentale ha permesso di definire due personalità artistiche indicate con i nomi di "Maestro del 1336" (a cui vengono attribuiti gli affreschi del registro inferiore, nn. inv. 1050-1051) e "Maestro dell'Adorazione dei Magi" (a cui vengono attribuiti gli affeschi del registro superiore inzialmente riferiti dubitativamente a Pacino da Nova, nn. inv. 1052-1054).
L'affresco in esame, posto in un riquadro isolato delimitato in basso e su un lato da una greca con motivo geometrico e fogliaceo, raffigura un Santo evangelista con Vangelo e pennello che è stato indentificato con San Matteo, unico ad aver narrato la storia dei Magi venuti da Oriente, (Zanchi, 2003) e con San Luca, ritenuto il primo pittore di Maria, ("Affreschi trecenteschi", 2005, p. 44).
L'opera è stata sottoposta ad un intervento di restauro nel 2006 (cfr. "Relazione dell'intervento di messa in sicurezza degli affreschi", 20 ottobre 2006).
L'affresco è profilato in basso e sul lato sinistro da una sottile cornice con motivo geometrico e fogliaceo.
w6010-01007
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