motivi decorativi a grottesche - boiserie

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motivi decorativi a grottesche - boiserie 
Nell'ambito dei lavori di rinnovamento e ristrutturazione che hanno interessato il palazzo nell'ultimo decennio del XVIII secolo, anche la cosiddetta "Sala Verde" viene rinnovata mantenedo, perņ la boiserie in stile orientale che fu probabilmente messa in opera fra gli anni Cinquanta e Settanta del Settecento. Le ricerche archivistiche e la ricostruzione delle vicende storico - architettoniche di Palazzo Averoldi condotte da Pietro Balzani per la redazione della sua tesi di laurea (proposta in bibliografia) hanno fatto emergere alcuni significativi dati documentari che dimostrano come Saverio Gandini ricevette l'incarico di dipingere cornici, fregio e riquadri della volta della sala, eccettuato l'ovale centrale. Deve, inoltre, coordinare e dirigere l'opera del falegname che mette in opera l'intelaiatura lignea del soffito e del doratore Giuseppe Mondini che si occupa delle cornici. A saldo di questo impegno, il pittore riceve un pagamento il 5 gennaio 1791. Pur non esplicitamente nominata nel contratto, puņ essere ricondotta a lui anche la decorazione della boiserie che corre lungo il profilo inferiore della sala per diverse ragioni: innanzitutto essa completa l'insieme decorativo della stanza, mostra, inoltre, caratteri esecutivi e stilistici analaghi al fregio della volta; la sua realizzazione, infine, prevede il coinvolgimento delle medesime maestranze del controsoffito che chiude la volta. 
La boiserie copre il profilo inferiore delle pareti della sala e consta di un pannello ligneo sagomato, nella parte centrale, ad imitare un nicchia profilata in oro. Al centro di essa si sviluppa un motivo decorativo a girali vegetali che ha il suo fulcro in una fontana zampillante alla quale si abbeverano due draghi alati. 
y0020-00239 
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